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Martedì, 14 Maggio 2024
war

Due guerre mondiali dovrebbero aver insegnato qualcosa agli uomini del Duemila e ai loro
governanti, questo il monito di Giuseppe Ungaretti che invita a non rendere inutili
l'insegnamento delle vittime della violenza e della sopraffazione di ieri e di oggi.

“Non gridate più”, 1945, da “Il dolore” di Giuseppe Ungaretti

Cessate d’uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
Hanno l’impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell’erba,
Lieta dove non passa l’uomo.

L'uomo può sempre ribellarsi alla spirale della violenza e sentire “fratello” ogni essere umano,
anche in tempo di guerra. Al popolo ucraino tutta la nostra silenziosa solidarietà:
“Fratelli”, 15 luglio 1916, da “L'allegria di naufragi” di Giuseppe Ungaretti

Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità


Fratelli